Il contropsicologo – Episodio 7 – Placido Di Nervi (controllo della rabbia)

di Massimiliano Renaud

  • Buongiorno Dottor De Bernardis Lucio Maria Terzo, il signor Di Nervi la sta aspettando nel suo studio
  • Nel mio studio? La sala d’attesa non era di suo gusto?
  • Ho provato a trattenerlo ma mi ha minacciata con un tirapugni
  • Bene, vedo che abbiamo fatto passi avanti, l’ultima volta aveva un serramanico
  • Si, mi ricordo bene dottore, me lo ha puntato alla gola per sapere dov’è il bagno
  • Bene, visto che abbiamo fatto passi avanti posso anche farlo aspettare qualche minuto, esco un attimo a scegliere il colore delle piastrelle del bagno
  • Ma, dottore, è appena arrivato e va già via?
  • Per forza, le mattonelle le avrei ordinate online ma ho l’ufficio occupato!
  • Dottore de Bernardis Lucio Maria Terzo, ma io ho paura del signor Di Nervi
  • E direi giustamente, è un pazzo fuori controllo. Senta, faccia così, lo chiuda a chiave nel mio ufficio, io torno fra un quarto d’ora al massimo, vedrà che non se ne accorgerà nemmeno

     Settantotto minuti più tardi

  • Orietta! Orietta!
  • Sono qui!
  • Qui dove, Orietta, non la vedo!
  • Sono chiusa in bagno!
  • E perché mai?
  • Il signore Di Nervi ha tentato di sfondare la porta, sono terrorizzata
  • Va bene, ci penso io, lei esca pure da quel bagno, se arriva qualche telefonata non pretenderà che risponda io
  • Certo che no, dottore, ma uscirò soltanto quando sarà entrato nel suo studio

       Due giri di serratura più tardi

  • Buongiorno signor Di Nervi
  • Buongiorno un cazzo
  • Non si ricorda il mio nome? Se lo legga sul braccio, l’ultima volta che ci siamo visti se l’è inciso con un tagliacarte, dovrebbe riuscire a leggere le cicatrici
  • Ha ragione, mi faccia vedere. Il suo nome è Dottor De Bernardis Lucio Maria, ma non riesco a leggere bene l’ultima parola
  • Terzo
  • Si va bene ma la smetta di rompere i coglioni
  • Vedo che il brutto carattere continua a essere parte di lei. Ma, mi dica una cosa, perché le tende sono avvolte al Ficus Benjamin? E perché le penne sono conficcate nella poltrona di pelle?
  • Lo sa che non ho pazienza, lei mi ha fatto aspettare e io ho avuto una delle mie crisi di rabbia
  • Quindi era un idiota un mese fa, ed è rimasto tale
  • Non si permetta…
  • Perché, altrimenti?
  • Altrimenti non so cosa potrei fare
  • Non lo sa? Allora glielo dico io, può tranquillamente spararsi in testa e nessuno sentirà la sua mancanza, anzi, credo proprio che la sua famiglia organizzerà un party
  • Lei è un maleducato!
  • Io? Lei mi ha demolito l’ufficio, stupido fallito, non si permetta di darmi del maleducato. E si calmi per favore che quel colore violaceo in faccia non le dona
  • Come faccio a calmarmi se lei continua ad insultarmi?
  • Signor Placido Di Nervi solo quando dorme, lo sa che la terapia prevede che io la provochi per cercare di farle controllare le sue reazioni
  • È molto difficile
  • Lo so, ma è l’unico modo per guarire
  • Vuole dire che la mia è una malattia al cervello?
  • Per avere una malattia al cervello bisognerebbe averne uno, quindi non si preoccupi, lei è fuori pericolo
  • Mmmmmmmmmmh! AaaaaaaaaaaaaaH! Grrrrrrrrrrrrrr!
  • Bravo, forza, comprima bene quella rabbia!
  • Afhjkgfdghsdfkjgfghfdkgjhsdfkjghsdfkjh!
  • Così, bravo, stupido fallito incapace di relazioni sociali di qualsiasi tipo e inadatto alla permanenza sulla terra a causa di conclamati limiti di intelletto
  • Anche se continua a provocarmi, resisterò!
  • In realtà questa volta ho detto soltanto quello che pensavo
  • AaaaaaaMhhhhhhhhGrrrrrrrrrAfjhfkljhadfhdsklhsak!
  • Metta via quel tirapugni, eunuco. Forza, torni a sedersi. Stia al suo posto! Smetta di avvicinarsi! Vada via di qui! Orietta chiami la Polizia! Signor Di Nervi la smet…. Ahi! Basta! La Smetta! Mi ha rotto uno zigomo! E adesso il naso! La smetta, nullità…
  • E se non le sono bastate posso ricominciare
  • No, Di Nervi, per oggi va bene così, direi che ci siamo sfogati abbastanza
  • A dire la verità, io avrei ancora qualcosa da buttare fuori
  • Non sarò certo io a fermarla, signor Di Nervi, fuori dal mio ufficio troverà un omino con il cappello e la divisa blu, è il nostro sparring partner, si sfoghi pure con lui
  • Grazie Dottore, mi sarà di grande aiuto
  • Ne sono convito, allora arrivederci. E le prometto che la verrò a trovare in carcere almeno una volta al mese
  • In carcere?
  • Non si preoccupi, Placido, lei pensi solo a menare l’omino col cappello

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