di Massimiliano Renaud
- Dottor De Bernardis Lucio Maria Terzo è arrivata la signora Corna
- Bene Orietta, una paziente nuova?
- È in cura qui da tre anni
- Tre anni? Di solito mollano prima. E per cosa?
- Il marito la tradisce
- E come ti sbagli, un destino segnato dal nome
- Quindi? La faccio entrare?
- Un attimo solo, mi manca la sei orizzontale: andare di corpo, otto lettere…
- Dottor De Bernardis Lucio Maria Terzo, è già più di un’ora che la signora la aspetta
- E cosa posso farci? Dica alla signora di chiedere alla famiglia Bartezzaghi di fare cruciverba più semplici
- Ma dottore, è veramente disperata
- E dove sarebbe la novità? Anche tutti gli altri lo sono, se non lo fossero non verrebbero a regalarmi dei soldi
- Si, certo ma, quindi? La faccio entrare?
- E va bene, tanto ormai mi sono deconcentrato e questo maledetto cruciverba non riuscirò a finirlo
- Signora Corna! Si accomodi, prego
- Buongiorno dottor De Bernardis Lucio Maria Terzo, purtroppo sono ancora qui
- Buongiorno signora, la ringrazio per la corretta pronuncia del mio nome
- Si, certo. Ecco, io sono qui perché sono ricaduta nel baratro della disperazione
- E per quale motivo?
- Il solito
- Non sono un barista
- Per i tradimenti di mio marito, ovviamente, sono tre anni che va avanti questa storia
- Ma suo marito non aveva smesso con le sue scappatelle?
- Così sembrava, ma ho trovato alcuni indizi che mi fanno pensare che non sia così
- Quali indizi, se posso essere indiscreto? A volte si tende ad esagerare le cose per accrescere la gravità dello status di vittima
- Beh, ad esempio, ho letto messaggi spinti di una sula collega sul cellulare, un amico l’ha visto con l’assistente del dentista al ristorante, gli ho trovato un perizoma in tasca e l’altra sera, quando sono tornata a casa, era con la vicina di appartamento mezza nuda in ginocchio davanti a lui. Mi hanno detto entrambi che mentre lei cercava di lucidargli le scarpe si è macchiata di nero e si è dovuta spogliare per lavare la camicetta, la gonna e il reggiseno, ma non sono sicura che sia la verità
- Signora Lucia, mi creda, sono tutte cazzate, lei ha le corna più grosse di un megalocero
- Ecco, lo vede? Neanche lei crede che tutte queste siano coincidenze
- Lucia, qui l’unica coincidenza è che suo marito si ricordi di tornare a casa ogni sera
- Oddio, non mi merito tutta questa sofferenza
- Ne è proprio sicura? Se avesse davvero voluto essere felice non si sarebbe sposata, non trova?
- Non è vero dottor De Bernardis Lucio Maria, all’inizio mio marito era così bravo e premuroso, poi si è trasformato in un traditore seriale
- Terzo
- Come?
- De Bernardis Lucio Maria è mio nonno, De Bernardis Lucio Maria Secondo è mio padre, De Bernardis Lucio Maria Terzo sono io.
- Si, certo, Terzo. Ma resta il fatto che mio marito è cambiato e non capisco il perché.
- Signora mia, all’inizio Hitler era un imbianchino poi ha cercato di conquistare il mondo, purtroppo le persone cambiano
- E quindi? Cosa dovrei fare adesso?
- Defecare!
- Come scusi?
- La sei orizzontale è defecare! Ho finito il Bartezzaghi!
- Si, bene, ma per quanto riguarda me? Cosa dovrei fare? Come posso rimettere in piedi il mio matrimonio?
- Lucia, per far resuscitare la vostra unione ci vorrebbe Gesù, ma non credo sia disponibile e probabilmente si è giocato l’unico jolly con Lazzaro. In questi casi le soluzioni sono due: o si vendica ripagandolo con la stessa moneta, e a tal proposito avrei le scarpe che avrebbero bisogno di una lucidata, oppure può divorziare e levarselo di torno per sempre. L’omicidio mi sembra prematuro
- Ma come faccio, non sono capace di stare da sola, è deprimente
- Allora parli con suo marito e gli dica che è disposta a tenere in casa tutti i figli non riconosciuti che ha avuto dalle sue amanti, con una trentina di ragazzi per casa vedrà che non si annoierà
- E dice che questo potrebbe consolarmi?
- Sinceramente?
- Si
- No, non la consolerà
- E quindi?
- Quindi possiamo sempre dare una lucidata alle mie scarpe
- E questo mi consolerà?
- E chi lo sa, ma di sicuro farà felice il suo dottore, e regalare gioia è il miglior modo di combattere la tristezza
- E va bene dottor De Bernardi Lucio Maria, mi fido…
- Orietta! Portami il lucido nero che trovi nell’armadietto del bagno, quello che ho rubato al Best Western di New York.
- Ha le scarpe sporche?
- No, la signora Corna ha solo voglia di fare l’imitazione della vicina di casa, è una cosa terapeutica…